SEO internazionale: fare il targeting per paese o per lingua?

Che senso ha oggi rimanere nel mercato locale quando puoi accedere ed esplorare quello internazionale? Offrire i tuoi prodotti e servizi a un pubblico globale è semplice, ma convincere i tuoi potenziali clienti all’acquisto è un compito decisamente più complicato…

Internet e la tecnologia hanno abbattuto i confini geografici che limitavano l’espansione delle aziende verso i mercati internazionali. Grazie a questi preziosi strumenti è semplice far conoscere i propri prodotti e servizi a potenziali clienti in tutto il mondo; riuscire nell’impresa di promuoverli efficacemente potrebbe tuttavia rivelarsi una sfida più ardua.

Grazie al SEO internazionale si aprono nuove frontiere per il tuo business, ma per ottimizzare gli sforzi è indispensabile impostare un piano d’azione, impostare gli obiettivi e fare delle scelte mirate. Definire una strategia di SEO internazionale significa occuparsi di ogni aspetto, dal decidere come gestire la struttura dell’URL all’utilizzo dei tag hreflang. In questo articolo ci limiteremo ad analizzare una delle numerose scelte che dovrete fare, quella tra il targeting per paese e quello per lingua. In altre parole, come possiamo essere sicuri che i motori di ricerca mostrino agli utenti stranieri il contenuto del tuo sito nella lingua corretta?

A seconda del business, sarà più indicato scegliere il targeting per lingua rispetto a quello per paese. Per un servizio come Skype, il targeting per paese non sarà importante tanto quanto per un sito di eCommerce, in quanto lo stesso servizio viene offerto indifferentemente in tutto il mondo. La scelta dipende anche dal paese al quale si punta: se il volume di traffico organico non è sufficiente, scegli piuttosto il targeting per lingua. In questo modo potrai prima constatare il raggiungimento degli obiettivi di traffico e conversione per poi successivamente migrare verso una strategia di targeting per paese.

Targeting per paese

Il targeting per paese prevede l’uso dei ccTLD (Country Code Top Level Domain – Domini di primo livello nazionale), come per esempio www.bestdeals.es. È il modo più efficace per far capire ai motori di ricerca che il contenuto del sito è rivolto ad un paese specifico. L’utilizzo di una strategie di targeting per paese è preferibile proprio per l’importanza che Google attribuisce al geo-targeting: il motore di ricerca infatti presuppone che un sito sia particolarmente rilevante per l’area geografica indicata dal ccTLD e ne favorisce quindi il posizionamento corretto nelle SERP di quel paese.

Una strategia basata sull’uso dei ccTLD ha i suoi pro e contro.

Pro

Contro

Targeting per lingua

Targeting per lingua

Se il tuo business offre gli stessi servizi a livello globale e la posizione geografica dei tuoi clienti non è importante, il targeting linguistico è la scelta più logica. Risparmiando tempo e denaro, questo approccio ti permette di mantenere tutti i contenuti all’interno dello stesso sito – seppure tradotti in diverse lingue. Da un punto di vista di strategia SEO, è possibile scegliere tra sottodirectory e sottodomini.

Sottodirectory

Sul sito web principale si imposta una struttura di sottodirectory, creando una cartella per ogni Paese e rinominandola con il suo codice ISO (es. www.bestdeals.com/en/). L’autorità del dominio principale verrà condivisa con tutte le sottodirectory.

Pur essendo la soluzione migliore in una strategia di targeting per lingua senza stravolgere la struttura del sito, rispetto all’uso dei ccTLD offre un segnale più debole ai motori di ricerca per quanto riguarda la rilevanza del tuo sito per le SERP dei tuoi mercati target.

Sottodomini

La seconda opzione è impostare una lingua per il dominio principale e le lingue aggiuntive per i sottodomini. In questo caso, l’URL apparirebbe così: fr.bestdeals.com. Questa strategia è particolarmente efficace nel caso il tuo sito abbia un numero elevato di pagine da indicizzare, ma presenta anche degli svantaggi. Il segnale offerto ai motori di ricerca da questo approccio di SEO internazionle è più debole per un sottodominio rispetto a un dominio di primo livello nazionale. E nonostante Google lo neghi, pare sia difficile trarre vantaggio dall’autorità del dominio principale per migliorare la SEO internanzionale dei sottodomini. Molti esperti SEO sono convinti che le pagine di un sottodominio non traggano reali benefici dal dominio principale, ma anzi ne diluiscano l’autorità. Un altro aspetto molto importante da considerare sono i costi dell’hosting di ciascun dominio e la necessità di impostare strategie di link building e strategie SEO specifiche per ciascun sottodominio.

L’approccio migliore al targeting per lingua

Conclusione

Per espandere il tuo mercato rivolgendoti a clienti in altri paesi, dovrai offrire contenuti che Google e gli altri motori di ricerca riterranno rilevanti per chi vive in quell’area geografica. Adottare una strategia di SEO internazionale significa operare diverse scelte. Utilizzare un dominio ccTLD o aggiungere sottodirectory o sottodomini al sito web già esistente è soltanto una di queste scelte. Le decisioni che prenderai saranno decisive per il successo o il fallimento del tuo business: può essere una buona idea avvalersi della consulenza di un esperto di SEO internazionale per mettere a punto una strategia efficace e scegliere la miglior struttura tecnica con cui procedere.

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